lunedì 28 dicembre 2015

What I got for Christmas 2015

Ma buongiorno/sera a tutti miei dolci pandorini. Ve le siete riempite le pance? Siete già a dieta o aspettate l'ultimo dell'anno? Io, da brava terrona quale non sono, mi sono "goduta" 3 cenoni. 3! interminabili! sere! passate con parenti, persone, che si fanno vivi solo in occasione delle festività natalizie. Insomma da questo punto di vista non è stato proprio un candido, dolce Natale. Direi che nell'insieme è stato piuttosto stressante (sopratutto tenere a bada l'eccitazione del cane per l'arrivo di tante persone nuove). Pollice in su per tutti i poveri cristi che, come me, hanno dovuto sopportare domande fuori luogo per tutta la durata della cena! Ma immagino che anche questo faccia parte della magia delle feste. A parte ciò sono abbastanza contenta di come si è svolto il contorno natalizio - che alla fine è sempre il periodo più bello - e oggi vorrei condividere con voi cosa ho ricevuto per Natale.
Perché boh, è così che si fa no?



mercoledì 23 dicembre 2015

Londra - diario di bordo

Ragazzi sono stata a Londra.
Vi rendete conto? Londra! La meta più banale e ambita dalla popolazione mondiale! Chi non ha mai avuto l'impulso di visitarla almeno una volta nella vita? Costantemente bombardati dalla cultura Inglese come siamo, o ci spariamo per la disperazione o visitiamo la capitale.
E quindi niente, ho proposto la cosa al mio ragazzo, ne abbiamo parlato e alla fine ci siamo decisi a fare questa cosa. Impatto: traumatico. Guardando le foto su google ci si immagina dei bellissimi palazzi antichi, immersi in un impianto urbanistico frastagliato da mete canoniche quali London eye, Tower bridge etc. Cosine banali insomma, quelle che conoscono tutti. Beh, ve la dico io la verità: Londra non è affatto così easy da visitare.

Prima di tutto; non capisco come una città così cara possa essere stata meta così ambita da numerose compagne del liceo. Le stesse compagne che non si potevano permettere di pagare 300 euro per una gita organizzata dalla scuola perché a dire loro "non avevano i soldi". Balle.
Secondo; mettetevi all'anima di farvi almeno 10 giri sulla metropolitana al giorno per vedere tutto il visitabile.  Prendetela come  una giostra molto, molto affollata. Indispensabile in questo senso è stata la Oyster card, un oggetto mandato da Dio in persona per semplificarci la vita e farci risparmiare qualche pound. Questo mi manda direttamente al prossimo, importantissimo, punto: I soldi. I risparmi faticosamente accumulati per questo dannatissimo viaggio, vi partiranno dalle tasche a ogni respiro e non c'è nulla che possiate fare per evitarlo. Certo, con qualche piccolo accorgimento si può risparmiare qualcosa... ma per noi poveri italiani anche 5 pound per un panino -buono- sono una esagerazione, dato il cambio così svantaggioso.


sabato 19 dicembre 2015

Trucchi da cani - per renderci la vita un po' più semplice

La pallina nella ciotola // Mangiare troppo velocemente può essere un rischio per il vostro cane. Digestione male elaborata = cane che sta male. Se il vostro cucciolo è un ingordo e divora il cibo in un soffio, forse è il caso di rallentarlo un po'. Un buon metodo è quello di inserire una pallina nella ciotola. Il corpo estraneo renderà difficile arrivare al cibo e il vostro cane mangerà più lentamente!

martedì 8 dicembre 2015

Christmas wishlist


Mi piacerebbe imparare qualcosa di più riguardo alla fotografia e alla composizione. La cosa migliore sarebbe un corso...ma sono veramente costosi. Mi accontento della vecchia maniera!

  Raccoonbuki ❤ 

Fra le cose di cui ho bisogno c'è sicuramente un nuovo set di pennelli! e questo è così carino!

  Bella sveglia 

Ho decisamente bisogno di un prodotto che attenui i segni della stanchezza. Con l'inverno la mia pelle richiede molte più cure e attenzioni!

  Beauty farm 

Cosa c'è di meglio di un prodotto 2 in 1? 

  Matte mineral powder  

Non ho realmente bisogno di una nuova cipria. Il fatto è che quella attuale fa schifo (comprata al mercato...puzza da morire e ostruisce i pori...terribile sotto ogni punto di vista).

Tutti i cosmetici che ho scelto per questa lista sono della Neve cosmetics, un negozio online di cosmetica cruelty-free. Niente sperimentazioni animali, siliconi o schifezze chimiche! solo ingredienti naturali e di qualità! Non vedo l'ora di metterci le mani e di testarli!

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lunedì 7 dicembre 2015

Sterilizzazione, questa sconosciuta.

Non ce la faccio più. 
Chi ha un cane in casa sa di cosa parlo.
Molly è in calore.
E' arrivato anche per lei -in ritardo rispetto al normale- quel momento nella vita in cui gli istinti si risvegliano e corri avanti e indietro, piangendo e abbaiando come se non ci fosse un domani alla ricerca di un buon partito con cui avere minimo 10 cuccioli ad ogni santissimo calore (2 all'anno? circa?). Tralasciando il fatto che a me piacerebbe tantissimo far fare una cucciolata a Molly, ci sono alcuni fattori che mi turbano. Primo fra tutti: questi cuccioli in mano a chi vanno? Certo, se questa fosse casa mia, fossi single e benestante, non solo le farei fare i cuccioli ma li terrei tutti con me realizzando il mio sogno segreto di vivere in una casa felice all'interno di un branco che mi vuole bene. Ma mettendo da parte questo squallido dettaglio da sociopatica, seriamente, come si fa a decidere quali padroni meritano i tuoi cuccioli? Per quanto ne so o potrei saperne di una persona, passato Natale, potrebbe benissimo prendere il cane, bello cresciutello, e lasciarlo in mezzo ad una strada (a questo proposito vi rimando a questo post).  In questo senso poi la mia sarebbe avvantaggiata dato che, lasciatemelo dire, un beagle non è un cane per tutti. E questo mi porta al prossimo punto in programma signori e signore: la  sterilizzazione, questa sconosciuta..
Qui si apre un mondo, un dibattito. Ho chiesto più o meno a tutti i padroni che incontravo il loro giudizio su questo argomento, passando probabilmente per una pazza maniaca, e ciò che è uscito dalle bocche di questi padroni ha spesso un retrogusto piuttosto sadico.
"Ah non è naturale...", "no...perché mi sembra ti togliergli qualcosa.."  e la più bella di tutte: "Prima di tagliargli le palle (cit testuale) voglio farlo scopare almeno una volta".
Questi sono tutti giudizi giusti (tranne l'ultimo che in pratica sta dicendo "ti faccio assaggiare il biscottino, ti faccio sentire quanto è buono e poi ti attacchi per tutta la vita"), se si parte dal presupposto che il cane, sia una persona senziente e viva in natura. 
Per quanto riguarda me, io sono pro sterilizzazione. Non solo perché non voglio (non è vero) cuccioli ed è una grandissima rottura di cazzo star dietro ad un cane in calore ma anche, e sopratutto, per ragioni di salute (una cane sterilizzato ha meno possibilità di incorrere in tumori mammari, cisti e altri problemi legati alla produzione costante di ormoni) e demografici.
Vi siete mai chiesti perché i canili sono così affollati? In Italia c'è un serio problema che riguarda il sovraffollamento di strutture spesso fatiscenti e arrangiate e di randagismo. Poniamo caso che il vostro cane vada in calore e voglia accoppiarsi ma voi non volete cuccioli e allo stesso tempo non volete sterilizzarlo per non so quale principio morale, cosa succede se il cane, in preda agli ormoni, disgraziatamente scappa? Matrimonio riparatore? No: cuccioli. Adesso, poniamo caso che voi non abbiate il mio stesso sogno da principessa Mononoke e vogliate dar via, regalare o, peggio, vendere i cuccioli appena acquisiti, quante possibilità ci sono che tutti vengano tirati su amorevolmente per tutto l'arco della loro vita e sterilizzati? Ve lo dico io: poche. Non dico che debba capitare ma, di fatto, può e le statistiche lo dimostrano.
Cane abbandonato non sterilizzato = randagio = cuccioli. 
Mi dispiace rendervi partecipi di questa triste realtà, perché molti di voi amano il proprio animale come un figlio, ma dal momento in cui decidete di mettere il guinzaglio ad un cane, questo non è più libero. Non nel senso stretto della parola. Questo significa che siete voi ad avere la responsabilità di tutto ciò che gli succede, dagli escrementi alla sua riproduzione.

Se slegate il cane e questo in preda a un non so quale raptus attacca un bambino, la responsabilità è vostra.
Se per lo stesso motivo il cane scappa e provvede alla conservazione della specie, la responsabilità di quei poveri cuccioli è vostra.
Poi ragazzi, parliamone in maniera un attimino più spicciola: un cane che ha la possibilità di andare in calore perché non è sterilizzato e non può soddisfare i suoi istinti, secondo voi, è  meglio di un cane che non ha istinti? Personalmente, vedendo la mia cucciola in calore, penso di no. In questo periodo è un continuo abbaiare, tirare e contorcersi dall'impossibilità di soddisfare il suo istinto primario. Per me non è giusto.



                                                  ( Quanto era patatina da piccina   )

A questo proposito mi piacerebbe indirizzarvi su questo articolo che racchiude informazioni più dettagliate riguardanti l'argomento. 
Sterilizzare un animale è una questione di coscienza personale, l'importante è prendere le proprie decisioni in maniera consapevole. Informatevi e decidete in base a ciò che imparerete.

xoxo
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mercoledì 25 novembre 2015

London photo diary 2015


Era da tanto che io e il mio ragazzo organizzavamo questo viaggio. Dopo tanto impegno, sudore e sopratutto determinazione, abbiamo prenotato un volo per Londra e ci siamo goduti una gita da 5 giorni full immersion nella capitale britanica! 























Appena avrò un po' di tempo scriverò un post fatto a modo su questo viaggio, promesso!

xox
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sabato 31 ottobre 2015

Milano Expo 2015



Eccoci qua. L'Expo Italiano è giunto alla fine dei suoi giorni. Quanti di voi sono riusciti a visitarlo?Dopo un iniziale scetticismo da parte nostra, abbiamo deciso di partecipare e martedì 27 ottobre siamo partiti all'avventura. Sveglia alle 6 e viaggio in business class per una giornata di puro delirio. Siamo arrivati con zero pretese: sapevamo già a cosa andavamo incontro. Da circa 2 mesi l'Expo  è diventato ingestibile ma noi siamo arrivati con un piano ben preciso in mente: vedere più cose possibili nonostante tutto. Fondamentalmente non abbiamo fatto file. Abbiamo camminato instancabilmente (testimoni i miei piedi completamente distrutti a fine giornata) lungo tutto il perimetro e ci siamo infilati in ogni singolo padiglione senza coda per un totale di 31 paesi visitati. Una vera follia a dire il vero ma è anche un metodo efficace per non farti avere la percezione di aver pagato tutti quei soldi per ore e ore di coda. Ciò che abbiamo visto sono stati i "cluster", dei padiglioni divisi per temi (es: "caffè", "cioccolata", etc...). Abbiamo completamente ignorato le follie del padiglione Giappone, Italia e chi più ne ha più ne metta. Forse ci avremo perso in spettacolarità dei padiglioni ma almeno abbiamo visto qualcosa.





Per quanto riguarda il cibo ci siamo procurati un assaggio di formaggi dallo stand Slowfood (ho ancora il sapore di brie francese che mi esce dal naso...), dei falafel palestinesi e del sushi coreano STRABUONO!




Cosa mi è piaciuto:

1. La presenza di tanti paesi considerati "minori".  C'era tantissima varietà di persone e popoli presenti all'Expo, tutti con la loro cultura e le loro particolarità. In ogni cluster si potevano assaggiare le specialità del paese d'origine e nonostante fossero piccoli erano tutti ben costruiti!

2. Monaco e Svizzera. Entrambi i padiglioni hanno sviluppato il tema con serietà e originalità focalizzandosi su problemi reali inerenti al cibo: Quale impatto porta ciò che mangiamo sull'ambiente? E poi, ce n'è per tutti? Purtroppo non ho potuto vedere con i miei occhi il padiglione svizzero ma ne ho sentito parlare, e la loro idea mi è piaciuta veramente tanto! Per informazioni più dettagliate visitate Il sito !

3. Il cibo, decisamente di alta qualità!

Cosa NON mi è piaciuto

1. La mancanza di idee innovative riguardanti il tema principale. Purtroppo non posso essere sicura di questo punto, dato che dei padiglioni "maggiori" ne ho visti pochi...ma a quelli che ho visto, ad esempio la Corea, mancavano soluzioni per quanto riguarda alle problematiche dell'alimentazione. In generale si tratta più di un'esposizione di ciò che ogni paese ha da offrire in campo turistico e gastronomico! Ma ripeto: potrei sbagliarmi.

2. La mancanza di un padiglione incentrato sulla dieta vegetariana. Trattandosi di un Expo incentrato sul cibo e sui problemi che riguardano l'alimentazione nel mondo, trovo che si sia dato poco spazio al dibattito fra i sostenitori di diverse tipologie di diete. Perché non considerare la dieta vegetariana o vegana come una soluzione alla preservazione della biodiversità animale? Capisco che essendo invitati i paesi da tutto il mondo ognuno tiri l'acqua al suo mulino...ma c'era persino il padiglione dell'Enel. Secondo me avrebbe dato quel tocco in più ad una manifestazione che, a parer mio, ha dato troppo spazio all'aspetto esteriore, limitando le spiegazioni e il dibattito.

3. Le code infinite, ma su questo non si può dare la colpa a nessuno!

Che ci siate andati o no: quali sono state le vostre impressioni sull'Expo?



martedì 20 ottobre 2015

Cara Lucca : lettera a cuore aperto.


Cara Lucca,
è di nuovo quel periodo dell'anno. Come ti senti? euforica?
L'autunno ha cominciato a colorare le foglie sui tuoi alberi che, preparandosi al lungo sonno invernale, ci regalano un meraviglioso, effimero, paesaggio sui toni dell'arancio. 
Cara Lucca,
presto le tue strade si riempiranno nuovamente di tante, buffe, persone. Ogni singola persona che viene a farti visita, intasando ogni strada, ogni marciapiede o ciottolo della tua città, ha, nei tuoi riguardi, un rapporto di amore e odio; me compresa. Partecipare, ogni anno, alla tua festa più grandiosa è insieme una gioia e un dolore. In questo periodo dell'anno diventi costosa, soffocante e certe volte anche molto, molto, ma moolto irritante...ma anche allegra e colorata come mai. Quelle buffe persone, che riempiono le tue strade come sangue nelle vene, non sono cattive sai? Loro provano per te l'amore più profondo e pur di venire a renderti omaggio, in questa allegra festa di genti buffe, attraversano l'Italia e passano sopra a molti (apparentemente) irrimediabili problemi. E' quasi come un pellegrinaggio, qualcosa di profondo e intimo, nonostante la frivolezza dell'evento.
Ogni anno i prezzi sono sempre più alti, ma a noi non importa.
Ogni anno la gente buffa è sempre di più e rende impossibile camminare, visitare, respirare...ma a noi non importa.
Ogni anno ci fai morire di caldo nonostante la stagione fredda, ma a noi non importa.
Ogni, santissimo, anno noi ci impressioniamo per la grandezza del tuo evento e ci interroghiamo su come sia possibile fare entrare tutta quella gente in una città piccola come la tua.
Cara Lucca,
ci sono stati anni in cui fremevo al pensiero di rivederti. Aspettare mesi era una agonia e pensare, preparare e indossare costumi basati sui nostri personaggi preferiti, una gioia. Ridursi al giorno prima, una tradizione.
fra le tue piccole mura ho provato gioia, tristezza, gelosia, amore...
ti prego: ,continua a regalarci emozioni.
ci vediamo al comics,
un bacio,
Una persona buffa.

mercoledì 14 ottobre 2015

Nemi, fra navi romane e suggestione popolare.


E' passato molto tempo dall'ultima gita che abbiamo fatto e con la fine della sessione ci siamo creati una fitta rete di eventi per questo autunno a partire da questa domenica nella quale, in occasione della giornata delle Bandiere arancioni, abbiamo deciso di fare i bagagli e partire per il Lazio, terra per noi ancora poco battuta.

Il paese che abbiamo deciso di visitare per questa giornata è Nemi. Il programma prevedeva il ritrovo alle 9.30 (per il quale ci siamo dovuti alzare alle 5...) visita al museo delle navi romane, pausa pranzo e giro della città con musica e balli popolari. La giornata comincia dunque prestissimo. E' una mattina fredda. maledettamente fredda. Dopo essere stati accolti con delle buone pizze calde (nuova scoperta: le pizze è il modo in cui i laziali chiamano quelle che per noi sono le schiacciate) e aver aspettato al gelo che tutti i partecipanti fossero arrivati abbiamo preso una navetta per recarci al museo delle navi romane.






Le navi, ritrovate nel lago di Nemi e portate alla luce da Mussolini, sono state, purtroppo, bruciate in un incendio presumibilmente doloso da parte dei soldati tedeschi. Per questo motivo le navi presenti nel museo non sono altro che riproduzioni in scala delle originali. Nonostante ciò ci sono pervenuti dei pezzi originali molto interessanti di tubi, pezzi di ancora etc. oltre ad una vasta collezione di reperti archeologici derivanti dal tempio dedicato a Diana, non visitabile, presente nella zona. 





Dopo esserci rifocillati con dei buonissimi tagliolini ai funghi porcini e una crostatina alle fragoline (Nemi è conosciuta per la bontà delle sue fragole che pare sia dovuta alla natura vulcanica del lago e di conseguenza del terreno su cui crescono) siamo tornati in piazza per la seconda parte della giornata: balli e musiche popolari e giro del paese.





Come dire, il paese all'interno non è niente di esaltante. ho sicuramente visto di meglio per quanto riguarda piccoli borghi e vicoli caratteristici. Ma la posizione, la festa, il cibo e la cortesia con cui tutti noi siamo stati accolti dal comune di Nemi per questa giornata delle bandiere arancioni ha reso tutta l'esperienza molto gradevole senza contare la posizione del paese sul lago invidiabile e il bellissimo panorama!


xoxo